Organizzazione e articolazione
L’organizzazione e l’articolazione dei Dipartimenti disciplinari cambia a seconda dell’ordine e grado di istruzione e può essere stabilità in piena autonomia dalle singole istituzioni scolastiche, in sintonia con le Indicazioni Nazionali e con le Linee Guida stabilite dal MIUR per i diversi ordini e gradi d’istruzione. Nella scuola secondaria di II grado i Dipartimenti sono solitamente organizzati per Assi culturali.
Nell’istituto La Farina Basile sono presenti i seguenti Dipartimenti Disciplinari:
• Dipartimento Umanistico
• Dipartimento Letterario
• Dipartimento Linguistico
• Dipartimento Storico – Filosofico
• Dipartimento Scientifico
• Dipartimento Storico – Artistico
• Dipartimento Inclusione – Integrazione
I docenti, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, hanno il compito di prendere decisioni comuni sulla didattica della disciplina o dell’area disciplinare stabilendo anche eventuali collegamenti e attività interdisciplinari.
I Dipartimenti hanno, quindi, l’importante funzione di supporto alla didattica e alla progettazione e hanno il compito di favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari e facilitare la realizzazione di una programmazione basata sulla didattica per competenze, con la finalità di attuare la valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze, abilità e competenze.
Essi costituiscono, quindi, un efficace modello organizzativo per favorire un maggiore raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti in termini di conoscenze (sapere) e capacità/abilità (saper fare), secondo le direttive del Trattato di Lisbona (sottoscritto dai capi di governo dei 27 Paesi dell’Unione il 13 dicembre 2007).
Funzioni e attività
In sede di Dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a:
• concordare scelte comuni inerenti la programmazione didattico-disciplinare
• stabilire gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze
• definire i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali
• individuare le linee comuni dei piani di lavoro individuali.
Sempre in sede di Dipartimento i docenti possono, eventualmente, programmare le attività di formazione e di aggiornamento in servizio, comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni e programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche funzionali all’area disciplinare interessata.
i Dipartimenti hanno anche il compito di predisporre prove d’ingresso comuni a tutte le classi parallele, con l’obiettivo di pervenire alla valutazione dei pre-requisiti e dei livelli di partenza degli studenti al fine di attivare le strategie più adeguate per l’eventuale recupero delle lacune di base con la finalità di poter impostare in modo costruttivo la programmazione dell’anno in corso.
Ulteriori funzioni dei Dipartimenti sono anche:
• la progettazione degli interventi di recupero
• la valutazione delle proposte di adozione dei libri di testo
• le proposte per acquisto di materiale utile per la didattica.
Riunioni e tempistica
E’ utile ricordare che le riunioni dei Dipartimenti Disciplinari devono rientrare nel Piano annuale delle attività così come deliberato dal Collegio dei Docenti su proposta del Dirigente scolastico.
Generalmente, le riunioni di Dipartimento sono convocate almeno in quattro momenti distinti dell’anno scolastico:
1) Prima dell’inizio delle attività didattiche (primi giorni di settembre) per stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale.
In questa prima riunione viene solitamente analizzato quanto segue:
– confronto sulle competenze in uscita: risultati attesi
– analisi degli obiettivi da raggiungere, con la predisposizione di eventuali prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e prove di verifica di competenza in uscita
– scelte didattiche e proposte di percorsi disciplinari e pluridisciplinari
– individuazione metodologie coerenti con le competenze da attivare.
2) All’inizio delle attività didattiche (fine settembre/inizi di ottobre) per :
– concordare l’organizzazione generale del Dipartimento (funzionamento dei laboratori e/o aule speciali, ruolo degli assistenti tecnici, acquisti vari…)
– proporre progetti da inserire nel P.T.O.F. da realizzare e/o sostenere
– discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso
– individuare le tipologie di prove e/o di attività adeguate alla verifica delle singole competenze
– progettare interventi di recupero e sostegno didattico
3) Al termine del primo trimestre/quadrimestre (gennaio/febbraio) per valutare e monitorare l’andamento delle varie attività e apportare eventuali elementi di correzione.
4) Prima della scelta dei libri di testo (aprile-maggio) per dare indicazioni sulle proposte di adozione dei libri di testo. In questa quarta riunione si può prevedere inoltre una parziale verifica del lavoro svolto e il monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi e la valutazione degli esiti di apprendimento.
E’ utile ricordare, infine, che le riunioni di Dipartimento non sono facoltative, infatti ciascun docente ha l’obbligo di partecipare alle riunioni di Dipartimento; in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare l’assenza per iscritto al Dirigente scolastico. Le riunioni di Dipartimento rientrano nel computo delle 40 ore annuali comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del Collegio dei Docenti.